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Il paracetamolo allevia anche il dolore psicologico?

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Il paracetamolo allevia anche il dolore psicologico?

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neuroscienze - 29/03/11

Mal di testa e mal di cuore. Ossa rotte e morale a pezzi. Dolore al corpo e male all'anima. Spesso usiamo parole identiche per riferirci al dolore fisico e alla sofferenza psichica. Gli antidolorifici da banco sono usati da sempre per alleviare il dolore fisico, mentre farmaci diversi sono impiegati per il trattamento di ansia e depressione.

Ma è possibile che un comune antidolorifico possa svolgere una seconda funzione, attenuando non solo il dolore fisico alle articolazioni e i mal di testa, ma anche il dolore del rifiuto sociale?

Una squadra di ricercatori condotta dallo psicologo C. N. DeWall, del dipartimento di psicologia dell'università del Kentucky, ha raccolto prove che mostrano che il paracetamolo può attenuare il dolore sociale.

"L'idea che un farmaco sviluppato per ridurre il dolore fisico possa ridurre anche il dolore risultante dal rifiuto sociale ci è sembrata semplice e diretta, dato ciò che sappiamo sulla sovrapposizione delle aree cerebrali deputate al dolore fisico e al dolore psicologico. Eppure, con mia sorpresa non ho trovato nessuno che avesse già sottoposto a test quest'ipotesi" dice DeWall.

Lo studio risale al 2010 e ha mostrato che DeWall e colleghi avevano ragione: il dolore fisico e quello psicologico sono sovrapposti nel cervello e risiedono sugli stessi (in parte) meccanismi cerebrali e comportamentali.

DeWall e la sua squadra hanno testato l'ipotesi in due esperimenti.

Nel primo, 62 volontari sani hanno accettato di assumere 1.000 mg di paracetamolo al giorno oppure un placebo. Ogni sera i partecipanti dovevano riportare quanto dolore sociale avevano sperimentato, servendosi di una scala di misura standardizzata. Le sensazioni dolorose sono diminuite nel tempo in coloro che avevano assunto il paracetamolo, mentre nessun cambiamento è stato osservato in coloro che avevano assunto il placebo. Il livello di emozioni positive restava sempre stabile, nessun cambiamento è stato osservato in entrambi i gruppi. Ciò indica che il paracetamolo può essere usato per diminuire il dolore sociale, influendo solo sulle emozioni negative a esso correlate.

"Siamo rimasti molto entusiasti da questi risultati" dice DeWall. "Il prossimo passo sarà individuare i meccanismi neurali sottostanti al fenomeno".

Nel secondo esperimento, 25 soggetti sani hanno preso 2.000 mg di paracetamolo al giorno oppure un placebo. Dopo 3 settimane, i soggetti sono stati fatti partecipare a un gioco computerizzato, truccato in modo da provocare sensazioni di rifiuto sociale. Attraverso la risonanza magnetica funzionale, impiegata sui partecipanti mentre giocavano, è stato visto che il paracetamolo riduceva sia l'attività nelle aree cerebrali deputate allo stress del dolore sociale che la componente affettiva del dolore sociale (corteccia cingolata dorsale anteriore e insula anteriore). In altri termini, nei soggetti che avevano preso il placebo queste aree cerebrali si accendevano in risposta al rifiuto sociale, mentre in coloro che avevano preso il paracetamolo le stesse aree mostravano livelli di attività significativamente inferiori, in risposta al rifiuto.

Nello studio originale si legge: "[...] I risultati suggeriscono che un'attenuazione almeno temporanea dello stress sociale può essere raggiunta attraverso l'uso di un comune antidolorifico da banco, normalmente usato per lenire il dolore fisico [...] Molti altri studi mostrano che l'essere rifiutati socialmente può scatenare aggressività e comportamenti antisociali, che a loro volta possono portare a complicazioni ulteriori nella vita sociale [...] Se il paracetamolo riduce lo stress da rifiuto, le conseguenze comportamentali antisociali derivanti dal rifiuto possono essere allo stesso modo ridotte".

I ricercatori ammoniscono di non correre subito alla farmacia sotto casa per fare incetta di paracetamolo, allo scopo di liberarsi di ansia e fobia sociale, perché non si tratta di una panacea per ogni tipo di problema personale. Inoltre l'uso a lungo termine del paracetamolo danneggia il fegato, perciò è importante seguire le indicazioni d'uso scritte nella confezione e consultare il proprio medico, dato che questo è un uso off-label del farmaco, ovvero diverso da quello per cui era stato sviluppato in origine.

Bibliografia:

C. Nathan DeWall, Geoff MacDonald, Gregory D. Webster, Carrie L. Masten, Roy F. Baumeister, Caitlin Powell, David Combs, David R. Schurtz, Tyler F. Stillman, Dianne M. Tice, and Naomi I. Eisenberger. 2010. Acetaminophen Reduces Social Pain: Behavioral and Neural Evidence. Psychological Science.
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