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La voce grossa ha fatto vincere Obama

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La voce grossa ha fatto vincere Obama

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comunicazione - 13/12/10

Una ricerca sulla comunicazione vocale non verbale (*) nelle ultime elezioni presidenziali USA dimostra che sottili segnali, percepiti inconsapevolmente nella voce dei candidati, possono indicare dominanza nelle tornate elettorali e influenzare il voto.

Attraverso il loro modello i ricercatori sono stati in grado di predire i vincitori nelle precedenti dispute elettorali, ma l'elezione di Obama nel 2008 ha costituito una sfida aggiuntiva, nel tentare di comparare la dominanza vocale non verbale dei candidati con i sondaggi Gallup.

Gli autori hanno notato che lo stile vocale non verbale dei due candidati cambiava nel corso di tutti e tre dibattiti sostenuti. Nella parte iniziale e centrale di ogni dibattito, McCain esibiva più dominanza attraverso le frequenze basse della voce, ma Obama chiudeva ogni dibattito in maniera più dominante dell'avversario. In altri termini, l'ultima parola in fatto di "voce grossa" era sempre di Obama.

I ricercatori hanno passato in rassegna la letteratura disponibile sulle ragioni che spiegano la tendenza degli elettori a votare basandosi su segnali inconsapevoli. Gli autori concludono che attraverso il cosiddetto effetto recenza, ovvero la tendenza delle persone a dare maggior rilevanza alle informazioni ricevute per ultime, Obama ha "giocato di rimessa" secondo lo stile di combattimento del leggendario Muhammed Ali. Ali indietreggiava verso le corde all'inizio del combattimento, fino a quando l'avversario non esauriva le proprie energie, permettendo così a lui di farsi avanti e dominare la scena. In questo modo, Ali riusciva a vincere la maggior parte delle gare.

Gli autori riconoscono che questi risultati richiedono però ulteriori indagini, per sostenerne la veridicità.

La ricerca ha preso spunto dagli studi pioneristici di S. Gregory, condotti sulle ultime elezioni presidenziali americane, che hanno tracciato la parte bassa dello spettro di frequenze della voce dei candidati durante la tornata elettorale, misurandone le variazioni.

Bibliografia:

W. Kalkhoff and S. W. Gregory Jr. 2008. Beyond the issues: nonverbal vocal communication, power rituals, and "rope-a-dopes" in the 2008 presidential debates. Current Research In Social Psychology.





(*) L'espressione comunicazione vocale non verbale si riferisce alle qualità non verbali della voce collettivamente note come prosodia, ossia tono, volume, timbro, dinamica ecc._


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