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Sotto stress: gli uomini si ritirano, le donne cercano supporto emotivo |
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Un nuovo studio riporta che gli uomini
stressati, guardando delle facce di persone arrabbiate, mostrano una diminuzione d'attività nell'area del cervello responsabile della comprensione delle emozioni altrui.
Questi sono i primi risultati a indicare che gli effetti dello stress sul
comportamento sociale si manifesterebbero, in maniera differenziata fra i sessi, persino in una delle capacità più elementari: il riconoscimento delle espressioni facciali degli altri. Sembra che in situazioni di stress acuto, gli uomini abbiano meno capacità di rilevare le emozioni altrui, paura e rabbia in modo particolare.
D'altra parte, le donne sotto stress mostrano l'esatto opposto: un aumento dell'attività cerebrale relativa al riconoscimento delle emozioni delle altre persone.
Sembra perciò che la risposta silenziosa e stoica, alle avversità della vita, sia una cosa da uomini, dopotutto. Insomma: sotto stress, gli uomini tendono a ritirarsi in loro stessi, mentre le donne cercano supporto emotivo.
A pensarci bene, questa differenza così sostanziale nel modo di reagire allo stress, potrebbe benissimo essere uno dei motivi per cui uomini e donne litigano: lui si chiude in se stesso, mentre lei vorrebbe essere aiutata; ma vedendolo così chiuso, lo accusa di freddezza e insensibilità; e lui, che vorrebbe starsene per conto suo, vede lei come intrusiva e petulante. E così le accuse si alimentano reciprocamente, in un circolo vizioso che porta all'esplosione della lite.
Soluzione: sapere come funzioniamo, e venirci a metà strada, per andare più d'accordo nei momenti difficili: l'uomo dovrebbe cercare di essere più comprensivo e darle aiuto, mentre la donna dovrebbe rispettare il bisogno di lui di raccogliersi in se stesso, per ritrovare la serenità.
Bibliografia:
M. Mather, N. R. L. , L. Nga and M. A. Gorlick. 2010. Sex differences in how stress affects brain activity during face viewing. NeuroReport._