Probabilmente anche tu stai considerando
l'opportunità di rivolgerti a uno psicologo.
Ma forse non ti senti ancora sicuro e stai aspettando.
Si stima che circa
una persona su tre soffra almeno una volta nella vita di qualche problematica psicologica o relazionale.
Eppure l'individuo davvero forte è colui che, quando ha bisogno di aiuto, lo cerca.
Chiunque va dal medico per problemi che riguardino il fisico, ma in proporzione meno persone decidono di farsi aiutare in caso di disagio psichico. Come mai?
Vari motivi:
1. | Economici: penso che ricorrere a uno psicologo costi molto. |
2. | Personali: devo risolvermi questo problema da solo. |
3. | Fiducia: non so se riuscirò a trovare qualcuno in grado di aiutarmi. |
4. | Pregiudizio: non ci vado perché potrei diventarne dipendente. |
5. | Culturali: dallo psicologo ci vanno i pazzi; io sto male, ma non sono pazzo. |
6. | Ideologici: non credo nel lavoro dello psicologo e nella psicologia. |
Tutti questi motivi sono in realtà solo
convinzioni socialmente apprese, ma non verificate.
In altre parole, degli
stereotipi.
Vediamoli uno per uno.
1. I moderni interventi di consulenza psicologica e psicoterapia sono in genere
brevi. Durano poche sedute e sono pertanto
alla portata di tutti. Con una media di
10 sedute distribuite nell'arco di vari mesi è possibile seguire la persona per tutto il tempo necessario.
2. "Devo farcela da solo" può lasciar pensare a un'eroica
volontà, ma quando si tratta di risolvere problemi psicologici la volontà non basta. A parte la nota difficoltà del riuscire a vedersi dall'esterno e inquadrarsi in maniera distaccata e obiettiva, voler far da sé in questi casi è spesso espressione di un
bisogno di controllo, basato su una tendenza ansiosa. In pratica si tratta di una
tentata soluzione che apparentemente dovrebbe risolvere, ma che in realtà
alimenta il problema.
3. Come quando si cerca qualunque professionista, può essere opportuno fare un minimo di "shopping":
referenze ricevute da altre persone,
visibilità online del professionista e, non ultima, la possibilità di fare una telefonata e porre alcune domande. Le informazioni ottenute da una semplice conversazione aumentano parecchio le probabilità di trovare la persona adatta alle tue esigenze.
4. Nell'immaginario del potenziale utente di cure psicologiche, la dipendenza da farmaci o psicoterapia è un tema ricorrente. Lasciando stare l'aspetto farmacologico, di cui lo psicologo per scelta non si occupa, la dipendenza dalla psicoterapia può prodursi eventualmente solo in terapie di
lunga durata: le terapie brevi ne sono immuni.
5. Un certo retaggio culturale, nel nostro paese più comune in alcune aree geografiche piuttosto che altre, vorrebbe che solo i pazzi abbiano bisogno dello psicologo. Il mondo però è più vario di quanto crediamo. Ad esempio in uno stato a noi vicino, piccolo come l'
Austria, qualsiasi azienda di dimensione medio-piccola ha il proprio psicologo aziendale, a cui ogni dipendente può rivolgersi in caso di bisogno. Oggi fare colloqui con uno psicologo non è diverso dal farne con qualunque altro
professionista della salute.
6. È comprensibile essere scettici nei confronti di ciò che non si conosce. Anzi, raccomando sempre un sano
scetticismo generalizzato nei confronti di qualsiasi cosa. "Di Dio ci fidiamo. Tutti gli altri ci devono portare delle prove", qualcuno ha detto. E le prove, a cercarle, ci sono. Ad esempio, invece di pensare a
iniziare subito un percorso di terapia, perché non mettere intanto alla prova le tue convinzioni, con una prima seduta conoscitiva? In terapia breve strategica la prima seduta ha un'importanza fondamentale, poiché è quella che permette a entrambi di capire se c'è spazio per continuare.
E già in prima seduta, riceverai
istruzioni su cosa fare.
Lavorare per aiutare la famiglia è simile al lavoro con la coppia, ma più delicato. Infatti, qualcuno ha definito la famiglia il fiore delicato.
L'equilibrio di una famiglia è in grado di influenzare il vissuto e i comportamenti presenti e futuri dei propri membri. In particolare dei figli.
Consulenza e terapia familiare possono essere considerati l'apice del lavoro dello psicoterapeuta e infatti non tutti i terapeuti decidono di occuparsene, dato che è necessario aver ricevuto una formazione specifica.
Fortunatamente, come evoluzione della terapia sistemico-relazionale, la terapia breve strategica dispone dei protocolli necessari per il trattamento delle intricate relazioni che coinvolgono più persone.
Sempre tenendo a mente il monito di Tolstoj: tutte le famiglie felici si somigliano, ma ogni famiglia infelice lo è a modo proprio.