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Glossario di termini usati in psicologia


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Glossario di termini usati in psicologia

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253 voci presenti nel glossario.

Abitudine - Disposizione o attitudine acquisita mediante ripetute esperienze, ovvero attraverso un apprendimento. Questo termine si riferisce di solito agli esseri umani ma può anche indicare comportamenti animali.

Abulia - Incapacità di intraprendere e di portare avanti attività finalizzate. Quando è abbastanza grave da essere considerata patologica, l'abulia risulta pervasiva, e impedisce alla persona di portare a compimento molti diversi tipi di attività (per es., lavoro, interessi intellettuali, cura di sé).

Abuso - Uso o trattamento di qualcosa (persona, animale, cosa) che causi un certo genere di danno o sia illegale. Il relativo sinonimo è maltrattamento.

Abuso sessuale - Coinvolgimento in atti sessuali, fisici o psicologici, di una persona non in grado di scegliere, ad esempio un minorenne.

Acting out - Espressione di sentimenti, desideri o impulsi attraverso un comportamento incontrollato e apparentemente noncurante delle eventuali conseguenze personali e sociali, per sé e per gli altri. La traduzione dall'inglese significa agire, ovvero passare alle vie di fatto.

Adattamento - Capacità di adeguarsi all'ambiente fisico e sociale modificando il comportamento in base alle circostanze, al fine di creare le condizioni nelle quali l'organismo è capace di ottenere la soddisfazione dei suoi bisogni e di rispondere adeguatamente alle richieste fisiche e sociali.

Adolescenza - Fase dell'età evolutiva che va dai 13 ai 20 anni.

Afasia - Menomazione nella comprensione, nella produzione e nella trasmissione delle idee attraverso il linguaggio in ogni sua forma, come la lettura, la scrittura o il linguaggio parlato. È dovuta a una lesione cerebrale o a una malattia dei centri cerebrali implicati nel linguaggio. Da notare che le lesioni a tali centri sono in grado di provocare afasia anche nella produzione del linguaggio dei gesti, usato dai sordomuti.

Affettività - Sentimenti ed emozioni proprie dell'uomo nell'ambito della sue relazioni sociali, in particolare di quelle familiari, sentimentali e amicali caratterizzate da una particolare intimità.

Affetto - Modalità di comportamento rilevabile all'osservazione, espressione di una condizione di sentimento soggettivamente sperimentata. A differenza dell'umore, che si riferisce a un "clima" emozionale più pervasivo e durevole, l'affetto si riferisce a una variabilità più fluttuante del "clima" emotivo. Quella che viene considerata la gamma normale delle espressioni dell'affetto varia notevolmente, sia all'interno delle differenti culture, sia da una cultura all'altra.

Agitazione - Eccessiva attività motoria associata a un sentimento di tensione interiore. L'attività è solitamente non produttiva e ripetitiva, e consiste in comportamenti del tipo andare avanti e indietro, essere irrequieti, torcersi le mani, manipolare i vestiti, e non riuscire a stare seduti fermi.

Agnosia - Incapacità di riconoscere o identificare oggetti e persone pur essendo intatta la funzione sensoriale; può essere presente nelle forme di demenza. L'agnosia è quindi un disturbo della percezione.

Agorafobia - Fobia di trovarsi in luoghi o situazioni dai quali può essere difficile (o imbarazzante) allontanarsi, o nei quali può non essere disponibile aiuto in caso di attacco di panico o sintomi tipo panico. L'agorafobia può essere un sintomo associato ad altri disturbi oppure un disturbo d'ansia a sé stante.

Alienazione - Sensazione di estraneità (sentirsi "alieno") nei confronti di ciò che si fa e dell'ambiente in cui si vive. Sono spesso presenti anche sentimenti di impotenza e ostilità verso ciò che sta attorno.

Allucinazione - Percezione che ha il senso impellente di realtà di una oggettiva percezione, ma che si manifesta in assenza di una stimolazione esterna del relativo organo di senso.

Le allucinazioni vanno distinte dalle illusioni, in cui uno stimolo esterno del momento viene percepito ma erroneamente interpretato. La persona può rendersi conto o meno di stare avendo una allucinazione. Una persona con allucinazioni uditive può riconoscere che sta avendo una falsa esperienza sensoriale, mentre un'altra può essere convinta che la fonte dell'esperienza sensoriale abbia una sua realtà fisica indipendente.

Il termine allucinazione non viene ordinariamente applicato alle false percezioni che si manifestano durante l'attività onirica, nel corso dell'addormentamento (ipnagogiche), o al momento del risveglio (ipnopompiche). Esperienze allucinatorie transitorie possono manifestarsi in persone non affette da disturbi mentali.

Alogia - Impoverimento del pensiero che si può riscontrare osservando i comportamenti inerenti il linguaggio e l'eloquio. Possono esserci risposte brevi e concrete alle domande, e riduzione della quantità di eloquio spontaneo (eloquio impoverito). Talora l'eloquio risulta adeguato per quantità, ma fornisce poche informazioni in quanto troppo concreto, troppo astratto, ripetitivo, o stereotipato (povertà di contenuto). L'alogia può comparire nei disturbi psicotici.

Amnesia - Disturbo della memoria a lungo termine episodica. Si distingue in retrograda, quando la perdita di memoria riguarda i fatti avvenuti prima del verificarsi dell'amnesia, e anterograda, se la perdita riguarda i fatti avvenuti dopo l'amnesia. Si parla invece di amnesia globale quando la perdita di memoria riguarda entrambi gli aspetti.

Amnesia dissociativa - Disturbo dissociativo caratterizzato da incapacità di ricordare importanti notizie personali, di solito di origine traumatica o stressogena, che risulta troppo estesa per essere spiegata con una normale tendenza a dimenticare.

Questo disturbo comporta una menomazione reversibile della memoria, in cui i ricordi personali non possono essere recuperati in forma verbale (oppure, se temporaneamente recuperati, non possono essere interamente trattenuti nella coscienza).

Anancasmo - Comportamento sintomatico delle persone affette da disturbo ossessivo-compulsivo, nel quale il soggetto non può fare a meno di compiere alcune azioni o di avere determinati pensieri.

La derivazione del termine è da ananke, il destino ineluttabile in greco antico, in latino tradotto con necessitas. Il termine fa dunque riferimento all'ineluttabilità dei gesti ossessivi compiuti dagli individui affetti da questi disturbi.

Anedonia - Incapacità generalizzata di provare piacere in attività in precedenza considerate piacevoli. È un sintomo tipico della malattia depressiva.

Anestesia - Indebolimento o perdita di sensazioni, di solito tattili, ma talvolta di altri sensi. Può essere uno dei sintomi del disturbo di conversione.

Angoscia - Sensazione penosa di malessere profondo, determinata dall'impressione diffusa di un pericolo vago e imminente, davanti al quale ci si sente inermi e impotenti. Tale stato si accompagna a sintomi somatici come palpitazioni, sensazione di soffocamento, "nodo alla gola", dolori di diverso tipo, vertigini, diarrea.

Annullamento - Processo mentale attraverso il quale il soggetto ritiene di poter cancellare un'azione o un pensiero ritenuti inaccettabili per mezzo di una sorta di rituale, un gesto, pensiero o azione che capovolgano quanto già compiuto. È il processo alla base della superstizione e può essere presente nei soggetti ossessivo-compulsivi in forma patologica, e nei bambini piccoli in forma non patologica.

Anoressia - Disturbo dell'alimentazione caratterizzato da peso corporeo estremamente basso, distorsione della percezione dell'immagine corporea e paura ossessiva di prendere peso.

Vedi anche l'articolo monografico:
L'anoressia.

Anosmia - Perdita del senso dell'olfatto. Può essere un sintomo del disturbo di conversione.

Ansia - Stato psicologico caratterizzato da preoccupazione e sensazione di paura non connessa ad alcuno stimolo specifico. Si distingue infatti dalla paura per il fatto di essere aspecifica e vaga.

Vedi anche disturbi d'ansia.

Vedi anche gli articoli monografici:
Gli attacchi di panico
L'evitamento nei disturbi d'ansia e nelle fobie

Ansia (disturbi di) - Classe di disturbi caratterizzati dalla presenza di ansia nel soggetto.

Fanno parte dei disturbi d'ansia:

- il disturbo da attacco di panico
- l'agorafobia
- le fobie specifiche
- la fobia sociale
- il disturbo ossessivo-compulsivo
- il disturbo da stress post-traumatico
- il disturbo d'ansia generalizzato

Vedi anche gli articoli monografici:
Gli attacchi di panico
L'evitamento nei disturbi d'ansia e nelle fobie

Ansia anticipatoria - Stato di preoccupazione ansiosa che si verifica prima di affrontare una determinata situazione. Diviene patologica quando è così intensa da paralizzare la persona rendendola incapace di reagire. La sua forma disfunzionale può colpire, per esempio, chi soffre di attacchi di panico, nel momento in cui la paura di subire un attacco blocca il normale funzionamento della persona.

Ansia da prestazione - Tipo di ansia che provoca il non sentirsi all'altezza di un compito o di un'attività, e di essere giudicati negativamente da altre persone. Può verificarsi per esempio prima di affrontare un esame o di intraprendere un rapporto sessuale con un'altra persona. È simile all'ansia anticipatoria.

Ansia da separazione - Ansia eccessiva manifestata dal bambino quando si deve separare da qualcuno della famiglia a cui è profondamente legato. Tale stato di ansia si manifesta ogniqualvolta il bambino è lasciato solo, causando paure irrealistiche e persistenti riguardo al verificarsi di eventi catastrofici che lo potrebbero separare per sempre dai genitori.

Ansiogeno - Che genera ansia.

Antidepressivi - Classe di farmaci che innalza il tono dell'umore. Hanno questo nome poiché vengono impiegati soprattutto nel trattamento della depressione.

Antipsicotici - Classe di farmaci, conosciuti anche come neurolettici, che hanno la funzione di tranquillizzare la persona che soffre di disturbi psicotici senza alterare lo stato di coscienza. Sono impiegati nella cura dei disturbi come la schizofrenia e il disturbo bipolare.

Antisociale (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da un quadro pervasivo di inosservanza e violazione dei diritti degli altri, che si manifesta nella fanciullezza o nella prima adolescenza, e continua nell'età adulta. Questo disturbo è stato anche denominato psicopatia, sociopatia o disturbo dissociale di personalità.

La disonestà e la manipolazione sono caratteristiche centrali di questo disturbo.

Apatia - Stato di indifferenza verso il mondo circostante. Significa alla lettera privo di passione.

Apprendimento - Modificazione del comportamento che si basa sull'esperienza e che dura nel tempo.

Aprassia - Perdita della capacità di produrre movimenti volontariamente. Chi ne soffre mostra difficoltà a produrre su richiesta delle risposte che può invece produrre facilmente quando non ci pensa.

Arousal - Stato di attivazione psicofisiologica di intensità variabile, in risposta ad uno stimolo significativo per l'individuo. Vedi stress.

Astereognosia - Incapacità di riconoscere gli oggetti attraverso il tatto, non attribuibile a una compromissione sensoriale o al ritardo mentale.

Atassia - Perdita parziale o completa della coordinazione del movimento muscolare volontario.

Attaccamento - Nozione valorizzata soprattutto da John Bowlby, secondo cui il bambino è geneticamente predisposto a ricercare e mantenere la vicinanza con i membri della propria specie ed in particolare con la propria madre. Nei bambini, il secondo semestre del primo anno di vita è ritenuto il periodo critico per lo stabilirsi di un ottimo legame di attaccamento.

Atteggiamento - Disposizione di ogni persona a produrre risposte, determinate dall'ambiente familiare o sociale, riguardo a situazioni, gruppi o oggetti.

Gli atteggiamenti rappresentano uno dei costrutti di maggior interesse per la psicologia sociale sin dalle sue origini. È possibile definire l'atteggiamento come una tendenza psicologica che si basa su una valutazione verso uno specifico oggetto.

Ogni atteggiamento ha una componente cognitiva, una affettiva (valutativa) e una comportamentale.

Vedi anche l'articolo monografico:
Cambiamento, atteggiamenti e convinzioni.

Attenzione - Capacità di concentrarsi in modo prolungato su una particolare attività o stimolo. Un'alterazione dell'attenzione si può manifestare con facile distraibilità o difficoltà a portare a termine i propri compiti o nel concentrarsi sul lavoro.

Autoefficacia - Convinzione della propria capacità di fare una certa cosa o di raggiungere un certo livello di prestazione. Le convinzioni di efficacia influenzano il modo in cui la persona pensa, trova delle fonti di motivazione personale e agisce.

La persona con un alto senso di autoefficacia ha un pensiero positivo, è motivata, sceglie obiettivi notevoli ma di media difficoltà e ottiene risultati più soddisfacenti di chi ha un senso di basso autoefficacia e percepisce in modo negativo le proprie possibilità.

Simile al concetto di autostima,

Autostima - Valutazione che una persona dà di se stessa, la quale dipende da come essa si percepisce in rapporto agli altri. Una persona che ha bassa autostima, per esempio, tende a svalutare se stessa e le proprie capacità.

Simile al concetto di autoefficacia.

Benzodiazepine - Classe di farmaci con proprietà sedative, ipnotiche, ansiolitiche (riducono l'ansia), anticonvulsive, anestetiche e miorilassanti (rilassanti per la muscolatura). Le benzodiazepine sono spesso usate per offrire un sollievo di breve durata agli stati di ansia o insonnia grave o inabilitante.

Biofeedback - Apparecchiatura o procedura che fornisce alla persona informazioni in tempo reale sulle modificazioni della propria attività muscolare, della temperatura cutanea, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e di altre funzioni, con lo scopo di ottenere un controllo volontario di tali funzioni.

Bipolare (disturbo) - Disturbo dell'umore caratterizzato dallo stato emotivo chiamato mania, che consiste in intensa ma infondata euforia accompagnata da irritabilità, logorrea, iperattività, scarsa capacità di attenzione, creazione di piani grandiosi e inattuabili. La mania si può presentare in persone che soffrono di episodi depressivi, e più raramente è stata riscontrata in soggetti che non ne soffrono.

Bisogno - Stato di carenza che spinge un organismo a rapportarsi con il suo ambiente al fine di colmarlo. Questa spinta non sempre è una motivazione sufficiente ad agire. Il bisogno in senso psicologico non sempre coincide con quello psicofisiologico. Ad esempio, nei casi di dipendenza psicologica da sostanze che non danno dipendenza fisica.

Borderline (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell'autostima e dell'umore, e una marcata impulsività, che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in una varietà di contesti. Gli individui con questo disturbo di personalità compiono sforzi disperati per evitare abbandoni reali o immaginati. La percezione della separazione o del rifiuto imminenti, o la perdita di qualche strutturazione esterna, possono portare ad alterazioni profonde dell'immagine di sé, dell'umore, della cognizione e del comportamento.

Il termine borderline (linea di confine) deriva dall'antica classificazione dei disturbi mentali in nevrosi e psicosi, secondo la quale il disturbo borderline era considerato al limite fra le due. Oggi è considerato più appropriato parlare di organizzazione borderline, che può essere comune a più disturbi di personalità.

Bradicinesia - Rallentamento generalizzato dell'attività motoria.

Bulimia - Disturbo dell'alimentazione caratterizzato da episodi in cui il soggetto sente un bisogno compulsivo di ingerire spropositate quantità di cibo, correlati da una spiacevole sensazione di non essere capace di controllare il proprio comportamento.
L'episodio bulimico è caratterizzato dall'atteggiamento compulsivo con cui il cibo è ingerito e non dal desiderio di mangiare un determinato alimento.

Vedi anche l'articolo monografico:
La bulimia.

Burnout - Sindrome che colpisce in particolar modo le persone che esercitano professioni d'aiuto, quando queste non rispondono in maniera adeguata ai carichi di stress ai quali il loro lavoro li sottopone.

Maslach e Leiter (2000) individuano tre componenti della sindrome: 1) deterioramento dell'impegno nei confronti del lavoro, 2) deterioramento delle emozioni originariamente associate al lavoro e 3) difficoltà di adattamento tra persona e lavoro, perché le richieste provenienti dall'attività superano le capacità di coping dell'individuo. In senso generale il burnout non è esclusivo delle professioni d'aiuto ma possibile in qualsiasi tipo di organizzazione.

Carattere - Parte della personalità non innata, ossia acquisita dall'individuo attraverso l'interazione con l'ambiente educativo, culturale, sociale ecc.

Catalessi - Flessibilità cerea; mantenimento rigido di una posizione del corpo per un lungo periodo di tempo.

Cataplessia - Disturbo che causa una perdita del tono muscolare solitamente provocata da forti emozioni come gioia, pianto etc. Può presentarsi in alcuni disturbi del sonno.

Catatonia - La catatonia è manifestata da alcuni dei seguenti sintomi: arresto motorio, eccessiva attività motoria, estremo negativismo o mutacismo, movimenti volontari peculiari, ecolalia o ecoprassia.

Cleptomania - Disturbo del controllo degli impulsi che consiste nel rubare oggetti che non servono per uso personale né per fini lucrativi. L'azione, che procura piacere al cleptomane, è preceduta da un sentimento di tensione crescente o di eccitazione affettiva.

Cognizione - In psicologia, modalità di formazione dei concetti. Il concetto di cognizione è strettamente collegato a quelli di mente, ragionamento, percezione, intelligenza, apprendimento ecc. La cognizione è una proprietà astratta degli organismi viventi evoluti, ed è quindi studiata come una proprietà del cervello o della mente.

Comorbilità - Concomitanza di due o più disturbi distinti.

Comportamento - Modo di agire e reagire di un organismo in relazione con altri oggetti, organismi oppure semplicemente con l'ambiente. Ogni determinato comportamento può essere volontario o involontario, consapevole o inconsapevole.

Compulsione - Comportamento ripetitivo o azione mentale che la persona si sente costretta a eseguire per ridurre il disagio causato da pensieri ossessivi o per scongiurare il verificarsi di una qualche calamità.

Vedi disturbo ossessivo-compulsivo.

Comunicazione - Processo che si costituisce quando un soggetto (emittente) fa sì che un altro soggetto (ricevente) pensi o faccia qualcosa. La comunicazione fra organismi viventi è circolare, nel senso che a ogni comunicazione inviata da un emittente a un ricevente corrisponde un feedback, ovvero un altro evento comunicativo dal ricevente all'emittente, e così via.

Condizionamento - Processo che si verifica in un organismo per associazione di uno stimolo incondizionato (naturale) a uno condizionante (artificiale). Una volta che il condizionamento sia avvenuto, la sola presentazione dello stimolo condizionante evoca la risposta condizionata.

Consulenza psicologica online - Consulenza psicologica o psicoterapia fornita in modalità remota, cioè a distanza, attraverso videochiamata o chiamata telefonica anziché in presenza.

Controllo (bisogno di) - Bisogno eccessivo da parte della persona di controllare eventi, persone e tutto ciò che fa parte del suo ambiente mentale e fisico. È uno dei sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo.

Controtransfert - Reazione specifica del terapeuta nei confronti del paziente, intesa come risposta affettiva, emozionale, conscia e inconscia, a ciò che il paziente esprime.

Vedi anche transfert.

Conversione (disturbo di) - Disturbo somatoforme la cui caratteristica essenziale è la presenza di sintomi o deficit riguardanti le funzioni motorie volontarie o sensitive, che apparentemente suggerirebbero una condizione neurologica o un'altra condizione medica generale.

Dall'esame psicodiagnostico si valuta invece che dei fattori psicologici siano collegati al sintomo, il cui esordio può essere ad esempio preceduto da qualche evento di tipo stressante.

Convinzione - Stato psicologico che fa ritenere vera una premessa o una proposizione a un individuo.

Coping - Capacità di fronteggiare certe situazioni, in particolare quelle che possono sottoporre a stress l'individuo.

Coprofilia - La coprofilia è una parafilia caratterizzata dal particolare interesse per gli escrementi, che diventano oggetto di piacere e, in alcuni casi, di eccitazione sessuale. La coprofilia può indurre ad amare o anche mangiare le materie fecali (coprofagia).

Coprolalia - Devianza comportamentale che porta l'individuo (detto coprolalico) a usare continuamente un linguaggio osceno e volgare.

Coscienza - Processo di conoscenza e consapevolezza delle relazioni esistenti fra sé e l'ambiente.

Counseling - Il counseling (o counselling) è un'attività professionale che orienta, sostiene e sviluppa le potenzialità del cliente promuovendone atteggiamenti attivi e propositivi e stimolandone le capacità di scelta. Si occupa di problemi non specifici, come prendere decisioni, miglioramento delle relazioni interpersonali e circoscritti famiglia, lavoro, scuola. Il counseling si distingue dalla psicoterapia in quanto non si occupa di situazioni patologiche.

Delirio - Convinzione o sistema di convinzioni erronee e irriducibili, così come appaiono a un osservatore esterno. L'ambiente culturale e religioso del soggetto dev'essere tenuto in considerazione, dato che certi ambienti culturali hanno convinzioni ampiamente condivise e culturalmente sancite che potrebbero essere considerate deliranti in altri contesti. Un delirio può essere non bizzarro o bizzarro, a seconda che riguardi o meno una convinzione che potrebbe trovare riscontro nella realtà condivisa.

Delirium - Classe di disturbi che condividono un quadro sintomatologico comune di disturbo della coscienza e cognitivo, ma vengono differenziati sulla base dell'eziologia, a seconda che siano dovuti a una condizione medica oppure all'assunzione di sostanze.

La caratteristica essenziale del delirium è un'alterazione di coscienza accompagnata da una modificazione cognitiva che non può essere meglio giustificata da una demenza stabilizzata o in evoluzione. L'alterazione si sviluppa in un breve periodo di tempo, generalmente di ore o di giorni, e tende a fluttuare durante il corso del giorno.

Demenza - Classe di disturbi caratterizzati da molteplici deficit cognitivi (inclusa compromissione della memoria) dovuti agli effetti fisiologici diretti di una condizione medica generale, agli effetti persistenti di una sostanza, o a eziologie molteplici.

Depersonalizzazione - Sintomo dissociativo caratterizzato da sentimenti di estraneità da sé, che si accompagnano alla sensazione di guardarsi dall'esterno e a un appiattimento emotivo. Vedi anche disturbo di depersonalizzazione.

Depersonalizzazione (disturbo di) - Disturbo dissociativo caratterizzato dalla sensazione persistente o ricorrente di essere staccato dal proprio corpo o dai propri processi mentali, mentre rimane intatto il test di realtà.

Depressione - Disturbo dell'umore caratterizzato da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici ed affettivi che nell'insieme diminuiscono in maniera lieve o grave il funzionamento individuale e sociale della persona.

La depressione non è un semplice abbassamento dell'umore (disforia), ma una malattia capace di alterare in maniera consistente il modo in cui una persona sente, ragiona e percepisce se stessa, gli altri e il mondo esterno. La depressione può essere associata a ideazioni di tipo suicida o autolesionista, e quasi sempre si accompagna a deficit dell'attenzione e della concentrazione, insonnia, disturbi alimentari, estrema ed immotivata prostrazione fisica.

Vedi anche gli articoli monografici:
La depressione
I disturbi alimentari

Deragliamento - Allentamento dei nessi associativi. Modalità di discorso in cui le idee della persona scivolano da un percorso a un altro che non c'entra affatto, o che è collegato al primo solo obliquamente. Nel passare da una fase o proposizione a un'altra, la persona tipicamente sposta l'argomento da un quadro di riferimento a un altro, e le cose possono essere riferite in maniera giustapposta, carente di rapporti di significato.

Quest'alterazione si manifesta tra una proposizione e un'altra, a differenza dell'incoerenza, in cui l'alterazione si manifesta all'interno della stessa proposizione. Un fenomeno occasionale di cambio di argomento senza preavviso o senza evidenti connessioni non deve essere considerato deragliamento.

Derealizzazione - Sintomo dissociativo che consiste nel provare un forte senso di irrealtà o di distacco dalla realtà.

Desensibilizzazione - Tecnica psicoterapeutica che consiste nella progressiva riduzione ed eliminazione delle sensazioni sgradevoli associate a uno stimolo.

Desiderio sessuale (disturbo del) - Disturbo sessuale che causa insufficienza o assenza di fantasie sessuali e del desiderio di attività sessuale.

Si distingue dal disturbo da avversione sessuale, nel quale il soggetto prova avversione ed evita attivamente il contatto genitale con un partner sessuale.

Dipendente (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da una modalità pervasiva ed eccessiva di essere accuditi, che determina comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione. Gli individui con questo disturbo di personalità hanno grande difficoltà a prendere le piccole decisioni quotidiane senza un'eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni da parte degli altri.

Disadattivo - (o maladattivo) Comportamento che compromette il normale adattamento e funzionamento della persona, per esempio un'azione che viene compiuta in modo irresponsabile.

Sinonimo di disfunzionale.

Disartria - Articolazione imperfetta della parola dovuta ad una alterazione del controllo muscolare.

Discinesia - Alterazione dei movimenti volontari con comparsa di attività muscolare involontaria.

Disforia - Oscillazione del tono dell'umore verso il basso (tristezza), accompagnata da irritabilità. Si contrappone a euforia.

Disfunzionale - Sinonimo di disadattivo.

Disimpegnata (famiglia) - Nella prospettiva sistemico-familiare definisce una famiglia nella quale i rapporti tra i membri che la compongono sono molto rigidi e mancano di intimità. Al contrario i rapporti con l'esterno sono molto aperti.

Si contrappone a invischiata.

Disorientamento - Confusione circa l'ora del giorno, la data, o la stagione (tempo), dove uno si trova (spazio), o chi si è.

Dispareunia - Disturbo sessuale caratterizzato da dolore genitale associato al rapporto sessuale. Sebbene si presenti più comunemente durante il coito, può anche insorgere prima o dopo il rapporto. Il disturbo può verificarsi sia nei maschi che nelle femmine. Nelle femmine il dolore può essere descritto come superficiale durante la penetrazione o come profondo durante le spinte del pene.

Dissociativo (disturbo) - Classe di disturbi caratterizzati da sconnessione delle funzioni, solitamente integrate, della coscienza, della memoria, dell'identità o della percezione. Le alterazioni possono essere improvvise o graduali, transitorie o croniche.

Nella classe sono compresi:

- l'amnesia dissociativa
- la fuga dissociativa
- il disturbo dissociativo dell'identità
- il disturbo di depersonalizzazione

Vedi anche dissociazione.

Dissociativo dell'identità (disturbo) - Disturbo dissociativo caratterizzato dalla presenza di due o più distinte identità o stati di personalità che in modo ricorrente assumono il controllo del comportamento del soggetto, accompagnato da una incapacità di ricordare importanti notizie personali che è troppo estesa per essere spiegata con una normale tendenza a dimenticare (amnesia dissociativa). È un disturbo caratterizzato da frammentazione dell'identità piuttosto che dalla proliferazione di personalità separate.

Questo disturbo era precedentemente noto come disturbo da personalità multipla.

Dissociazione - Sensazione soggettiva di distorsione, limitazione o perdita dei normali nessi associativi, con conseguente incongruenza tra idea e idea, tra idee e risonanza emotiva, tra contenuto di pensiero e comportamento. Implica una separazione e allo stesso tempo un riallacciamento arbitrario fra diversi elementi della vita psichica.

Vedi anche disturbi dissociativi.

Dissonanza cognitiva - Stato di discordanza mentale riguardo a un certo argomento, percepita come soggettivamente sgradevole. In presenza di dissonanza, il soggetto si sentirà spinto a cambiare i suoi comportamenti oppure le sue convinzioni allo scopo di ridurla.

Distonia - Disturbo caratterizzato da movimenti inusuali e involontari o spasmi muscolari.

Distress - Stress di tipo negativo perché non può essere tollerato dall'organismo. Si contrappone a eustress.

DOC omosessuale - Disturbo ossessivo che ha per tema la paura (immotivata) di essere omosessuale.

Dolore sessuale (disturbo da) - Disturbo sessuale che si distingue in dispareunia e vaginismo.

Doppio legame - Situazione nella quale un soggetto riceve messaggi contraddittori da una persona alla quale è legato da una relazione importante, in modo tale che a nessuno dei due messaggi può essere attribuito un senso senza squalificare l'altro, e tale che alla persona non è permesso eludere né commentare l'incongruità dei messaggi.

Tali situazioni possono dar luogo a patologie psichiche, oppure essere utilizzate deliberatamente dal terapeuta per sbloccare una situazione già patologica.

Eccitazione sessuale (disturbo della) - Questo disturbo sessuale si distingue in maschile e femminile.

Il disturbo dell'eccitazione sessuale maschile (deficit di erezione) è una persistente o ricorrente incapacità di raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell'attività sessuale, un'adeguata erezione.

Il disturbo dell'eccitazione sessuale femminile consiste nella persistente o ricorrente incapacità di raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell'attività sessuale, un'adeguata risposta di eccitazione sessuale con lubrificazione-tumescenza.

Ecolalia - Disturbo del linguaggio che consiste nel ripetere involontariamente, come un eco, parole o frasi pronunciate da altre persone.

Ecoprassia - Imitazione spontanea di movimenti osservati e incapacità di reprimere la tendenza ad imitare. Il soggetto produce una sorta di eco di un movimento che ha visto fare.

Egocentrismo - Caratteristica degli individui che ritengono le proprie opinioni, i propri punti di vista o i propri interessi più importanti di quelli altrui. Tutti i bambini piccoli e gran parte dei soggetti autistici sono anche egocentrici. Atteggiamenti egocentrici si possono ritrovare, negli adulti, anche in caso di stress prolungato o in situazioni di grande euforia.

Si distingue dall'egoismo.

Egoismo - Atteggiamento finalizzato al conseguimento prioritario dell'interesse del soggetto, il quale persegue i suoi fini anche a costo di danneggiare o limitare gli interessi degli altri.

Si distingue dall'egocentrismo.

Emozione - Stato psichico e fisiologico associato a modificazioni psicofisiologiche e stimoli naturali o appresi. In termini evolutivi la principale funzione delle emozioni consiste nel rendere più efficace la reazione dell'individuo a situazioni nelle quali, a fini di sopravvivenza, si rende necessaria una risposta immediata, che non utilizzi cioè processi cognitivi ed elaborazione cosciente.

Le emozioni rivestono anche una funzione relazionale (comunicazione agli altri delle proprie reazioni psicofisiologiche) e una funzione autoregolativa (comprensione delle proprie modificazioni psicofisiologiche).

Si differenziano quindi dai sentimenti e dall'umore.

Le emozioni di base sono 6: paura, rabbia, gioia, tristezza, disgusto e sorpresa.

Alcuni autori considerano primarie anche disprezzo, colpa e vergogna, mentre altri le considerano secondarie, cioè apprese con l'esperienza e l'educazione.

Empatia - Vicinanza emotiva, atteggiamento di partecipazione e comprensione nei confronti dell'altro, mettendo da parte le preoccupazioni e i pensieri personali, ogni polarità affettiva (simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale.

Empowerment - Accrescimento spirituale, politico, sociale o della forza economica di un individuo o una comunità. Spesso il concetto fa riferimento allo sviluppo della fiducia nelle proprie capacità (vedi anche autostima).

L'empowerment può quindi definirsi come un processo che dal punto di vista di chi lo esperisce, significa sentire di avere potere o sentire di essere in grado di fare. È un concetto multilivello che rinvia a un livello individuale e uno sociale e di comunità.

Esibizionismo - Parafilia che consiste nell'esposizione dei propri genitali ad un estraneo. Qualche volta il soggetto si masturba mentre si mostra (o mentre fantastica di mostrarsi). Solitamente non vi sono tentativi di ulteriore attività sessuale con l'estraneo.

Estroversione - Tendenza della persona a socializzare, a essere assertiva e a cercare eccitazione.

Si contrappone a introversione.

Euforia - Stato di esaltazione psichica, con caratteristiche di esuberanza e felicità eccessive, derivanti sia da un benessere fisico che da un sentimento di coerenza tra mente e corpo.

Può derivare da situazioni patologiche o da assunzione di alcol o droghe, oppure essere presente in persone sane con carattere positivo e ottimista o a causa di eventi positivi e coinvolgenti.

Eustress - Stress di tipo positivo, ovvero una stimolazione ambientale costruttiva e che spinge l'individuo a impegnarsi nelle sue attività. Si contrappone a distress.

Evitamento - Tentativo di sottrarsi a uno stimolo o a una situazione considerati spiacevoli. I comportamenti di evitamento sono tipici dei disturbi d'ansia di tipo fobico.

Vedi anche l'articolo monografico:
L'evitamento nei disturbi d'ansia e nelle fobie.

Evitante (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da una modalità pervasiva d'inibizione sociale, sentimenti d'inadeguatezza e ipersensibilità alla valutazione negativa. Gli individui con questo disturbo di personalità evitano il lavoro o le attività scolastiche che coinvolgono un contatto interpersonale significativo per timore di essere criticati, disapprovati o rifiutati, ed evitano di farsi nuovi amici, a meno che non siano certi di piacere e di essere accettati senza critiche.

Eziologia - In psicologia clinica e in medicina, studio delle cause che provocano un certo fenomeno, soprattutto di natura patologica.

Familiarità (di una patologia) - Termine utilizzato per indicare il grado di incidenza di una patologia all'interno di una famiglia. Una malattia che colpisce più membri della stessa famiglia possiede un alto grado di familiarità.

Feedback - Termine inglese che significa retroazione e che può essere usato in molti contesti diversi. Nell'ambito della comunicazione un feedback è la risposta che si riceve a una comunicazione.

Feticismo - Parafilia che consiste nell'uso sessuale di oggetti inanimati (feticci). Tra i più comuni oggetti feticistici vi sono mutande, reggiseni, calze, scarpe, stivali, o altri accessori di abbigliamento femminile. Il feticista spesso si masturba mentre tiene in mano, si strofina contro, o odora l'oggetto feticistico, oppure può chiedere al partner sessuale di indossare l'oggetto durante gli incontri sessuali. Di solito il feticcio è necessario o di gran lunga preferito per l'eccitazione sessuale, e in sua assenza possono esservi disfunzioni dell'erezione nei maschi.

Flashback - Ripresentarsi di ricordi, sentimenti, o esperienze percettive del passato.

Fobia - Disturbo d'ansia che consiste in una paura intensa, irrazionale e persistente di determinate attività, oggetti, situazioni o persone che può limitare gravemente l'autonomia e il funzionamento del soggetto. È possibile sviluppare fobie per gli oggetti e le situazioni più disparate.

Vedi anche l'articolo monografico:
L'evitamento nei disturbi d'ansia e nelle fobie.

Fobia sociale - Disturbo d'ansia che consiste in una paura marcata e persistente (fobia) che riguarda le situazioni sociali o di prestazione che possono creare imbarazzo.

Frotteurismo - Parafilia che consiste nel toccare e strofinarsi contro una persona non consenziente. Il comportamento di solito si manifesta in posti affollati, da cui il soggetto può facilmente sottrarsi all'arresto (per es. marciapiedi affollati o mezzi di trasporto pubblico). Il soggetto strofina i propri genitali contro le cosce o le natiche della vittima oppure palpeggia i suoi genitali o le mammelle.

Frustrazione - Mancata gratificazione di un desiderio, oppure impedimento alla soddisfazione di un bisogno. È uno stato psicologico che si verifica quando un ostacolo blocca il conseguimento di un fine da parte di un organismo che sia motivato a conseguire quel fine.

Fuga delle idee - Flusso continuo di eloquio accelerato, con bruschi cambiamenti da un argomento all'altro, che sono basati di solito su associazioni comprensibili, stimoli che distraggono, o giochi di parole. Quando è grave, l'eloquio può risultare disorganizzato e incoerente.

Fuga dissociativa - Disturbo dissociativo che riguarda l'allontanamento improvviso e inaspettato da casa o dall'abituale posto di lavoro, accompagnato dall'incapacità di ricordare il proprio passato e da confusione circa la propria identità personale, oppure dall'assunzione di una nuova identità.

Gelosia - Sentimento legato alla paura di una perdita, che si scatena per impulso di possessività o eccesso di protezione nei confronti di un soggetto o di un oggetto. A volte l'eccesso di possessività o di volontà di protezione nei confronti del soggetto cela insicurezza. È sicuramente un fenomeno da non sottovalutare in quanto la gelosia può diventare morbosa, sfociando in una vera e propria patologia.

Gelosia retroattiva - Gelosia delle precedenti relazioni avute dal partner. La gelosia retroattiva si può innescare quando il partner racconta spontaneamente delle proprie storie passate, oppure quando è il partner a richiedere all'altro di parlare delle proprie.

Genogramma - In terapia familiare, diagramma schematico del sistema di relazione di una famiglia, usato per individuare configurazioni familiari, schemi comportamentali ricorrenti nelle generazioni e tendenze ereditarie.

Gioco d'azzardo patologico - Disturbo del controllo degli impulsi che consiste in un comportamento persistente, ricorrente e disadattivo di gioco d'azzardo che compromette le attività personali, familiari, o lavorative. Dev'essere distinto dagli episodi di tipo maniacale.

Idea di riferimento - Convinzione che coincidenze ed eventi esterni casuali abbiano un significato particolare e insolito specifico per la persona che la ha.

Devono essere distinte dai deliri, nei quali vi è una convinzione che viene sostenuta con insistenza delirante.

Idea prevalente - Convinzione irragionevole e duratura, che viene sostenuta con insistenza un po' minore rispetto al delirio (cioè la persona è in grado di riconoscere la possibilità che la convinzione possa essere erronea). La convinzione non è di quelle che vengono ordinariamente accettate dagli altri membri della cultura o sottocultura del soggetto.

Illusione - Percezione o interpretazione erronea di uno stimolo esterno reale, come ad es. il fatto di percepire il fruscio delle foglie come se fosse il suono di qualche voce. Vedi anche allucinazione.

Imprinting - Forma di apprendimento di base che si verifica in un periodo della vita detto periodo critico, nel quale si è predisposti biologicamente a quel tipo di apprendimento.
La caratteristica importante è che ogni imprinting può verificarsi solo all'interno del periodo critico relativo, terminato il quale l'esposizione allo stimolo non è più in grado di attivarlo.

Incoerenza - Eloquio o pensiero che risulta sostanzialmente incomprensibile agli altri in quanto le parole o le frasi sono messe insieme senza che abbiano un nesso logico o di significato. L'alterazione si verifica all'interno della stessa proposizione, a differenza del deragliamento, in cui l'alterazione è tra una proposizione ed un'altra.

Questo fenomeno è stato talora denominato insalata di parole per dare l'idea del grado di disorganizzazione del linguaggio. Le costruzioni lievemente sgrammaticate, oppure le abitudini linguistiche caratteristiche di certi contesti regionali o culturali, di una educazione deficitaria, o di bassa intelligenza non dovrebbero essere considerate manifestazioni di incoerenza.

Il termine non viene generalmente applicato quando risulta chiaro che l'alterazione dell'eloquio è dovuta ad afasia.

Inconscio - Vedi subcosciente.

Innato - Attributo o caratteristica ereditaria dell'organismo, che non è quindi frutto dell'apprendimento o della crescita individuale.

Insight - Letteralmente vedere dentro. In italiano il termine è reso con intuizione o illu­minazione. Con ciò si intende la risoluzione di un problema con un'idea improvvisa, vissuta come esperienza interiore, che permette di riconsiderare il problema stesso nella sua globalità e raggiungere in breve la soluzione cercata.

In ambito clinico più che di insight si parla sovente di mancanza di insight, quando manca nel soggetto la sensazione di essere malato nono­stante l'evidenza dei sintomi, o quando si attribuisce a cause esterne la ragione della propria sofferenza.

Insonnia - Difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno, o di cattiva qualità del sonno.

I tipi di insonnia comprendono:

- iniziale: difficoltà ad addormentarsi;
- centrale: risveglio nel mezzo della notte, seguito eventualmente da riaddormentamento, ma con difficoltà;
- terminale: risveglio prima dell'ora abituale, con impossibilità di riaddormentarsi.

Intelligenza - Capacità di un organismo di risolvere i problemi. In psicologia si distingue fra intelligenza fluida e intelligenza cristallizzata. Mentre la seconda dipenderebbe dall'apprendimento e dalla cultura, e aumenterebbe pertanto con l'esperienza, la prima sarebbe innata e costante.

Secondo il modello di Kyllonen, l'intelligenza fluida, detta anche fattore g, ossia generale, sarebbe dovuta principalmente all'ampiezza della memoria di lavoro e alla velocità d'elaborazione.

Introversione - Tendenza della persona a ripiegarsi su se stessa e interessarsi prevalentemente al proprio mondo interiore e alla propria persona, con un atteggiamento più o meno distaccato nei confronti del mondo esterno. L'introverso non è necessariamente un solitario, né un timido.

Si contrappone a estroversione.

Invidia - Sentimento nei confronti di un'altra persona o gruppo di persone che possiedono qualcosa (concretamente o metaforicamente) che l'invidioso non possiede.

L'invidia può essere distinta in invidia maligna, benigna, depressiva o ostile.

L'invidia benigna è simile all'ammirazione e spinge a migliorarsi, mentre l'invidia maligna diminuisce la motivazione a migliorarsi.

L'invidia depressiva fa sperimentare il confronto con gli altri come tristezza e abbattimento.

L'invidia ostile fa invece sentire rabbia e ostilità, dirette a rovinare l'altro e desiderarne la distruzione, attraverso critiche, screditandolo o sminuendo l'importanza di ciò che ha ottenuto.

Invidia maligna - Vedi Invidia.

Invischiata (famiglia) - Nella prospettiva sistemico-familiare, definisce una famiglia nella quali i rapporti tra i membri che la compongono sono caratterizzati da un grande coinvolgimento e da una confusione di ruoli. Vi è al tempo stesso una chiusura verso l'esterno, in genere percepito come minaccioso.

Si contrappone a disimpegnata.

Iperacusia - Ipersensibilità dolorosa ai suoni.

Iperattività - Difficoltà a organizzare azioni complesse, con tendenza al cambiamento rapido da un'attività all'altra e difficoltà ad aspettare il proprio turno in situazioni di gruppo, così come a rispettare regole, tempi e spazi altrui.

Ipersonnia - Sonnolenza eccessiva, come documentato da prolungamento del sonno notturno, da difficoltà a mantenere lo stato di veglia durante il giorno, da presenza di episodi di sonno diurno non desiderato. Può essere presente come sintomo nel disturbo depressione maggiore.

Ipervigilanza - Stato di elevata attivazione psicofisiologica.

Ipnosi - Processo utilizzato per indurre la trance, che consiste nella modificazione temporanea e funzionale dello stato di coscienza all'interno del quale sono possibili alcuni cambiamenti, anch'essi temporanei e funzionali, nelle aree del comportamento, della percezione e della memoria.

Vedi anche trance.

Ipocondria - Disturbo somatoforme caratterizzato da un'erronea interpretazione di segni e sintomi fisici reali, che dà luogo a una preoccupazione o ad una convinzione persistente di avere una grave malattia, e dalla non responsività alle adeguate rassicurazioni mediche.

Vedi anche Patofobia.

Isteria - Termine utilizzato nella psichiatria dell'Ottocento per indicare un tipo di attacchi nevrotici molto intensi, di cui erano generalmente vittime soggetti femminili.

Modernamente il termine non è più utilizzato e si parla di:

- disturbo somatoforme e di conversione
- disturbo dissociativo dell'identità
- disturbo istrionico di personalità

a seconda che i sintomi interessino rispettivamente di più il corpo, l'identità o l'intera personalità del soggetto.

Istinto - Schema comportamentale innato che si attiva automaticamente di fronte allo stimolo appropriato. Nell'uomo gli istinti rivestono un'importanza relativamente minore che nelle altre specie animali.

Istrionico (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da un'emotività pervasiva ed eccessiva e un comportamento di costante ricerca di attenzione. Gli individui con questo disturbo di personalità si sentono a disagio o non apprezzati quando non sono al centro dell'attenzione. Spesso brillanti e drammatici, tendono ad attirare l'attenzione, e possono inizialmente affascinare le nuove conoscenze per il loro entusiasmo, apparente apertura o seduttività.

Lobotomia - Intervento chirurgico al cervello il cui le vie nervose tra i lobi cerebrali vengono recise nella speranza che ciò produca una modificazione positiva del comportamento. Un tempo si riteneva che fosse un trattamento efficace della schizofrenia. La lobotomia appartiene alla categoria di interventi denominati psicochirurgia.

Logamnesia - Condizione nella quale la persona non è in grado di riconoscere le parole udite o scritte. È un sintomo comune nell'afasia.

Logorrea - Flusso abnorme e rapido di parole che vanno a comporre discorsi incoerenti; è presente nella mania (vedi disturbo bipolare).

Lutto - Sentimento intenso di dolore che si prova per la perdita di una persona cara. In senso lato, può aversi un'esperienza di lutto anche nei confronti di un oggetto reale o astratto o di un accadimento improvviso, come la perdita di un legame affettivo o di una posizione sociale.

Il lutto può portare alla depressione.

Vedi anche l'articolo monografico:
La depressione.

Macropsia - Percezione visiva che gli oggetti siano più grandi di quanto sono effettivamente.

Magico (pensiero) - Convinzione erronea che i propri pensieri, parole, o azioni possano causare o prevenire qualche evento con modalità contrarie alle leggi di causa ed effetto comunemente accettate. Il pensiero magico può far parte dello sviluppo normale del bambino, ed è presente spesso nel disturbo ossessivo.

Malinconia - Termine usato sin dall'antichità come diagnosi di profonda tristezza e depressione. Nel disturbo depressivo maggiore con manifestazioni melanconiche la persona non è in grado di sentirsi meglio neppure momentaneamente, quando accade qualcosa di positivo.

Mania - Stato emozionale di esaltazione intensa ma infondata che si manifesta con eloquio inarrestabile, fuga delle idee, distraibilità, progetti grandiosi e impeti di attività senza scopo. Vedi anche disturbo bipolare.

Masochismo - Parafilia che consiste nell'atto reale (non simulato) di essere umiliato, percosso, legato, o di essere fatto soffrire in altro modo. Alcuni soggetti sono infastiditi dalle loro fantasie masochistiche, che possono essere evocate durante il rapporto sessuale o la masturbazione, ma non agite altrimenti. In questi casi le fantasie di solito comportano l'essere violentati mentre si è tenuti o legati da altri, in modo che non vi sia possibilità di fuga. Altri agiscono i propri impulsi sessuali masochistici da sé (per es. legandosi, pungendosi con spilli, procurandosi scosse elettriche, o automutilandosi) o con un partner.

Gli atti masochistici che possono essere ricercati con un partner includono l'imprigionamento (costrizione fisica), l'essere bendati (costrizione sensoriale), lo schiaffeggiamento, lo sculacciamento, la fustigazione, le percosse, le scosse elettriche, le ferite da taglio, le punture e le perforazioni (infibulazioni), e le umiliazioni (ad es. farsi urinare o defecare addosso, essere costretti a camminare carponi e ad abbaiare come un cane, o sottoporsi a maltrattamenti verbali).

Memoria a breve termine - La memoria a breve termine (MBT), anche chiamata memoria primaria o attiva, è quella parte di memoria che si ritiene capace di conservare una piccola quantità di informazioni chiamata span (tra i 5 e i 9 elementi) per una durata di 20 secondi circa. È contrapposta alla memoria a lungo termine, capace di conservare una quantità potenzialmente infinita di informazioni.

Attualmente, al posto di memoria a breve termine gli psicologi cognitivi preferiscono parlare di working memory (WM) o memoria di lavoro.

Memoria a lungo termine - La memoria a lungo termine (abbreviata in MLT) è definita come quel processo cerebrale che può ritenere informazioni per una durata variabile da qualche minuto a decenni.

Memoria di lavoro - Sistema di memoria per l'immagazzinamento temporaneo e la manipolazione dell'informazione, che costituisce un anello di congiunzione tra la percezione e l'azione controllata.

Prevede l'esistenza di un sistema attenzionale supervisore, chiamato esecutivo centrale, e di due sottocomponenti: il loop-fonologico e il taccuino visuo-spaziale.

Mente - Insieme delle funzioni superiori del cervello, in particolare quelle di cui si può avere soggettivamente coscienza in diverso grado, quali personalità, pensiero, ragione, memoria, intelligenza, volontà. Sebbene molte specie animali condividano con l'uomo alcune di queste facoltà, il termine è di solito impiegato a proposito degli esseri umani.

Micropsia - Percezione visiva che gli oggetti siano più piccoli di quanto sono effettivamente.

Mobbing - Situazione lavorativa nella quale la persona sarebbe vessata dai colleghi e/o dai superiori con svariati metodi di coercizione psicologica e fisica. Ad esempio, sottraendole lavoro gratificante per affidarlo ai colleghi, oppure attraverso la dequalificazione delle mansioni stesse, che vengono ridotte a compiti banali e insoddisfacenti.

Dal punto di vista clinico, è importante distinguere fra reale situazione di vessazione e ideazione persecutoria da parte del presunto mobbizzato.

Il termine mobbing trae origine dal mondo dell'etologia, dove si osserva che un gruppo d'individui di una stessa specie può mettere in atto collettivamente comportamenti volti ad allontanare un altro animale di specie diversa.

Motivazione - Ciò che induce l'organismo a una determinata azione. Da un punto di vista psicologico può essere definita come l'insieme dei fattori che spingono il comportamento di un individuo verso una data meta.

Vedi anche l'articolo monografico:
Motivazione estrinseca, intrinseca e sport.

Narcisistico (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da una modalità pervasiva di grandiosità, necessità di ammirazione, e mancanza di empatia. Gli individui con questo disturbo di personalità hanno un senso grandioso di autostima, sovrastimano abitualmente le proprie capacità, ed esagerano i propri talenti, apparendo spesso vanagloriosi e presuntuosi. Possono spensieratamente presumere che gli altri attribuiscano lo stesso valore ai loro sforzi, e possono risultare sorpresi quando non giungono le lodi che si aspettano e che sentono di meritare.

Questa patologia comporta un sentimento esagerato della propria importanza e idealizzazione del proprio sé - ovvero una forma di amore di sé che, dal punto di vista clinico, è falsa - e difficoltà di coinvolgimento affettivo. La persona manifesta una forma di egocentrismo profondo di cui non è di solito consapevole, e le cui conseguenze sono tali da produrre nel soggetto sofferenza, disagio sociale o significative difficoltà relazionali e affettive.

Narcolessia - Disturbo caratterizzato da eccessiva sonnolenza durante il giorno. Si sospetta che la malattia o la predisposizione a svilupparla possano essere una caratteristica ereditaria trasmessa dai genitori ai figli.

Neurotrasmettitore - Sostanza chimica che si trova nel sistema nervoso e permette la trasmissione degli impulsi tra i neuroni.

Nevrosi - Disturbo psichico più o meno grave, nel quale non è però compromesso l'esame di realtà, come nelle psicosi. Esempi di nevrosi sono i disturbi d'ansia, alcune forme di depressione, i disturbi sessuali.

Noradrenalina - Neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale il cui equilibrio è implicato nel mantenimento del tono dell'umore (depressione) e nella mania.

Obnubilamento - Stato della coscienza che può andare dal semplice intorpidimento del pensiero fino a uno stato di stupore vicino al coma. L'obnubilamento è sempre presente nella confusione mentale indipendentemente dalla causa. Una piccolo obnubilamento si verifica spesso durante il riflesso orgasmico.

Omeostasi - Condizione di equilibrio e stabilità interna degli organismi che si mantiene anche in presenza di stimoli perturbanti, attraverso meccanismi autoregolatori. Implica il concetto di feedback.

Dal punto di vista psicologico un'omeostasi può essere fisiologica oppure patologica. Ogni disturbo psichico può essere visto pertanto come una condizione di equilibrio disfunzionale, ovvero un'omeostasi patologica che tende a opporre resistenza al cambiamento.

Vedi anche l'articolo monografico:
La resistenza in psicoterapia.

Orgasmo (disturbo dello) - Questo disturbo sessuale si distingue in maschile e femminile.

Il disturbo dell'orgasmo maschile consiste nel persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell'orgasmo dopo una fase di normale eccitazione sessuale. Nel valutare se l'orgasmo è ritardato, il clinico dovrebbe considerare l'età del soggetto e l'adeguatezza della stimolazione.

Il disturbo da eiaculazione precoce è invece la persistente o ricorrente insorgenza di orgasmo ed eiaculazione a seguito di minima stimolazione sessuale prima, durante, o subito dopo la penetrazione, e prima che il soggetto lo desideri. Il clinico deve tenere conto dei fattori che influenzano la durata della fase di eccitazione, come l'età, la novità del partner sessuale o della situazione, e la recente frequenza dell'attività sessuale. La maggior parte dei maschi con questo disturbo può ritardare l'orgasmo durante la masturbazione per un tempo notevolmente più lungo che durante il coito.

Il disturbo dell'orgasmo femminile consiste nel persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell'orgasmo dopo una fase normale di eccitazione sessuale. Le donne mostrano un'ampia variabilità nel tipo o nell'intensità di stimolazione che scatena l'orgasmo. La diagnosi di disturbo dell'orgasmo femminile dovrebbe basarsi sull'opinione del clinico che la capacità di orgasmo della donna sia minore di quanto ci si aspetterebbe per l'età, per l'esperienza sessuale, e per l'adeguatezza della stimolazione sessuale ricevuta.

Ortoressia - Disturbo dell'alimentazione che consiste nella preoccupazione ossessiva per le regole alimentari e per la scelta dei cibi.

Ossessione - Pensiero, impulso, o immagine a carattere invasivo e ripetitivo, che si presenta con notevole frequenza alla mente e appare irrazionale e incontrollabile all'individuo che lo subisce.

L'ossessione ha la caratteristica di essere riconosciuta dal soggetto come prodotta da lui stesso, e quindi non appartiene alla categoria dei sintomi psicotici, come ad esempio le intrusioni del pensiero, dove il soggetto è convinto che i pensieri di qualcun'altro si inseriscano fra i suoi.

Vedi anche disturbo ossessivo-compulsivo.

Ossessivo-compulsivo (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da preoccupazione per l'ordine, perfezionismo e controllo mentale e interpersonale, a spese di flessibilità, apertura ed efficienza. Gli individui con questo disturbo di personalità cercano di mantenere una sensazione di controllo attraverso un'attenzione minuziosa per le regole, i dettagli futili, le procedure, le liste, i programmi, o la forma, al punto che va perso lo scopo dell'attività.

Questo disturbo dev'essere distinto dal disturbo ossessivo-compulsivo, che non è un disturbo di personalità.

Ossessivo-compulsivo (disturbo) - (DOC) Disturbo d'ansia che si manifesta in una gran varietà di forme, ma principalmente caratterizzato dall'anancasmo, una sintomatologia costituita da pensieri ossessivi associati o meno a compulsioni (azioni particolari o rituali da eseguire) che tentano di neutralizzare l'ossessione.

Il disturbo ossessivo-compulsivo dev'essere distinto dal disturbo ossessivo-compulsivo di personalità.

Panico (attacco di) - Periodo di paura o disagio intensi, durante il quale il soggetto avverte sintomi come palpitazioni, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, derealizzazione, depersonalizzazione, paura di perdere il controllo e d'impazzire o di morire.

L'attacco di panico può essere un sintomo associato ad altri disturbi oppure un disturbo d'ansia a sé stante. In tal caso è chiamato disturbo da attacchi di panico (DAP).

Vedi anche l'articolo monografico:
Gli attacchi di panico.

Parafilia - Fantasia, impulso sessuale, o comportamento ricorrente e intensamente eccitante sessualmente, che riguarda oggetti inanimati, sofferenza o umiliazione di se stessi o del partner, bambini o altre persone non consenzienti. Per alcuni soggetti fantasie o stimoli parafilici sono indispensabili per l'eccitazione sessuale e sono sempre inclusi nell'attività sessuale. In altri casi, le preferenze parafiliche si manifestano solo episodicamente (per es. durante periodi di stress), mentre altre volte il soggetto riesce a funzionare sessualmente senza fantasie o stimoli parafilici.

Alcune delle più comuni parafilie sono:

- l'esibizionismo
- il feticismo
- il frotteurismo
- la pedofilia
- il masochismo
- il sadismo
- il travestitismo
- il voyeurismo
- la coprofilia

Il termine parafilia è stato coniato per sostituire, all'interno di una classificazione scientifica più rigorosa, la vecchia definizione di perversione o deviazione sessuale, che includeva anche l'omosessualità, il feticismo e altre forme di sessualità.

Paranoia - Sistema di convinzioni ossessive a tema persecutorio. Il termine è stato usato storicamente con diverse sfumature di significato, e oggi non è più incluso nella terminologia internazionale ufficiale relativa alle patologie mentali, essendo stato sostituito dalle categorie di disturbo delirante e disturbo paranoide di personalità.

Vedi anche l'articolo monografico:
La paranoia.

Paranoide (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da un quadro pervasivo di sfiducia e sospettosità, tanto che le motivazioni degli altri vengono interpretate come malevole. Gli individui con questo disturbo di personalità presumono che gli altri li sfruttino, li danneggino o li ingannino, anche quando non vi sono prove che supportino queste aspettative.

Vedi anche paranoia.

Vedi anche l'articolo monografico:
La paranoia.

Parestesia - Sensazione tattile anormale caratterizzata da formicolii e addormentamento. È prodotta da patologie relative al sistema nervoso centrale o periferico in relazione alla sensibilità.

Patofobia - Sinonimo di Ipocondria. La patofobia è definita come paura di una sola malattia, mentre l'ipocondria è paura di più malattie. Più precisamente, mentre la preoccupazione del patofobico è riferita a una sola malattia, l'ipocondriaco ha paura di tutte le malattie di cui sente parlare.

Pedofilia - Parafilia che consiste nell'attrazione sessuale verso bambini in età prepuberale (generalmente di 13 anni o più piccoli). Il soggetto con pedofilia deve avere almeno 16 o più anni, e dev'essere di almeno 5 anni maggiore del bambino. Per i soggetti tardo-adolescenti con pedofilia non viene specificata una precisa differenza di età, e si deve ricorrere alla valutazione clinica; bisogna tenere conto sia della maturità sessuale del bambino che della differenza di età.

I soggetti con pedofilia di solito riferiscono attrazione per i bambini di una particolare fascia di età. Alcuni soggetti preferiscono i maschi, altri le femmine, e alcuni sono eccitati sia dai maschi che dalle femmine. Quelli attratti dalle femmine di solito preferiscono quelle tra 8 e 10 anni, mentre quelli attratti dai maschi di solito preferiscono bambini un po' più grandi.

Percezione - Processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato.

Personalità - Insieme delle caratteristiche psichiche e delle modalità comportamentali che definiscono il nucleo delle differenze individuali (tratti di personalità), nella molteplicità dei contesti in cui la condotta umana si sviluppa, ossia nel percepire, rapportarsi, pensare a sé stesso e all'ambiente.

Quando sono rigidi e maladattivi, e causano menomazione funzionale significativa o disagio soggettivo, i tratti di personalità configurano un disturbo di personalità.

Tradizionalmente si considera la personalità composta da temperamento e carattere.

Personalità (disturbi di) - Classe di disturbi accomunati da modelli di esperienza interiore e comportamenti che deviano notevolmente rispetto alle aspettative della cultura dell'individuo, sono pervasivi e inflessibili, esordiscono nell'adolescenza o nella prima età adulta, sono stabili nel tempo e determinano disagio o menomazione.

I disturbi della personalità si manifestano primariamente nella sfera relazionale, poiché consistono in modalità abnormi di rapportarsi agli altri individui.

I disturbi di personalità descritti nel DSM IV sono:

- disturbo paranoide di personalità;
- disturbo schizoide di personalità;
- disturbo schizotipico di personalità;
- disturbo antisociale di personalità;
- disturbo borderline di personalità;
- disturbo istrionico di personalità;
- disturbo narcisistico di personalità;
- disturbo evitante di personalità;
- disturbo dipendente di personalità;
- disturbo ossessivo-compulsivo di personalità.

Piromania - Disturbo del controllo degli impulsi che consiste nell'appiccamento deliberato e intenzionale di incendi. I soggetti affetti da questo disturbo provano tensione o eccitamento emotivo prima di appiccare l'incendio.

Placebo (effetto) - Qualunque terapia o agente chimico inattivo che influenzi il comportamento di una persona, per motivi connessi con le sue aspettative di cambiamento. In psicoterapia l'effetto placebo è chiamato appunto aspettativa.

Studi recenti suggeriscono che l'effetto placebo potrebbe riguardare non solo la cognizione del soggetto ma anche alcune funzioni biologiche.

Preconscio - Elemento di pensiero a metà fra l'inconscio e la consapevolezza. Tali pensieri non sono immediatamente disponibili alla coscienza ma possono diventarlo attraverso uno sforzo.

Procrastinazione - Rimandare o evitare un compito o un'azione che dev'essere completata spostando l'attenzione su un compito diverso. Tale comportamento provoca una minore produttività, stress e senso di colpa.

Prodromo - Segno o sintomo precoce o premonitore del disturbo.

Prosopoagnosia - Incapacità di riconoscere il viso di persone conosciute. Nei casi gravi può includere l'incapacità di riconoscere il proprio viso. Tuttavia resta intatta la capacità di identificare persone familiari tramite altri elementi, per esempio la voce.

Psicastenia - Disturbo della sfera nevrotica letteralmente traducibile con mancanza di energia psichica. È caratterizzato da un abbassamento complessivo delle funzioni mentali di origine non organica ma collegato a problematiche di natura psicoaffettiva ed accompagnato da atteggiamenti di eccessiva dubbiosità ed indecisione.

In passato questo termine era usato per riferirsi ai disturbi della sfera ossessiva.

Psiche - Termine tradizionalmente usato per designare l'insieme globale delle funzioni intellettive, mentali, emotive, affettive e relazionali dell'individuo, che esulano dalla sua dimensione corporea e materiale.

Psicofarmaci - Classi di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale. Fra essi i più utilizzati sono: gli ansiolitici (ad es. le benzodiazepine, gli antidepressivi, i neurolettici (o antipsicotici) e gli stabilizzatori dell'umore.

Psicofisiologia - Disciplina che si occupa dello studio dei processi fisiologici e del loro rapporto con le funzioni/disfunzioni psichiche.

Psicologia - Disciplina scientifica che studia il comportamento degli individui e i loro processi psichici. Tale studio riguarda le dinamiche interne dell'individuo, i rapporti che intercorrono tra quest'ultimo e l'ambiente, il comportamento umano e i processi mentali che intercorrono tra gli stimoli sensoriali e le relative risposte.

Psicopatico - Persona affetta da disturbo antisociale di personalità.

Psicopatologia - Studio sistematico delle esperienze, delle cognizioni e dei comportamenti abnormi che sono prodotti da una psiche alterata. È una branca della psicologia che studia i disturbi psichici.

Psicosi - Disturbo psichiatrico riferito a una grave alterazione dell'equilibrio psichico dell'individuo, con compromissione dell' esame di realtà. I sintomi psicotici sono ascrivibili a disturbi di forma del pensiero, disturbi di contenuto del pensiero (deliri) e disturbi delle sensazioni e percezioni (allucinazioni uditive, visive, tattili, olfattive e gustative).

Le psicosi possono essere definite affettive o non affettive, a seconda che interessino o meno la sfera dell'umore. Ad esempio una psicosi depressiva è una psicosi effettiva, mentre la schizofrenia paranoide non lo è.

Il prototipo di malattia psicotica è la schizofrenia.

Psicosomatica - Branca della psicologia clinica volta a ricercare la connessione fra un disturbo somatico (anche generico) e la sua eziologia, spesso di natura psicologica.

La psicosomatica studia il rapporto tra mente e corpo, ossia il modo in cui gli affetti e le emozioni producono disfunzioni e malattie sul piano fisico.

Vedi anche somatizzazioni.

Psicoterapia - Branca specialistica della psicologia che si occupa della cura di disturbi psicopatologici di diversa gravità, che vanno dal modesto disadattamento all'alienazione profonda, e che possono manifestarsi in sintomi nevrotici oppure psicotici tali da nuocere al benessere di una persona, ostacolandola e causando disabilità.

Professionalmente la psicoterapia è una specializzazione sanitaria riservata a Medici e Psicologi iscritti ai rispettivi Ordini professionali. In Italia si consegue mediante un percorso formativo presso scuole di specializzazione universitarie oppure in scuole di specializzazione private, queste ultime legittimate da una Commissione di controllo del Ministero dell'Università e della Ricerca a erogare formazione specialistica.

Vedi anche l'articolo monografico:
La psicoterapia: che cos'è e come funziona.

Pulsione - Fenomeno dinamico caratterizzato da un'eccitazione corporea che causa uno stato di tensione e, dunque, una motivazione volta ad attuare comportamenti che permettono la scarica di tale tensione. La pulsione è soddisfatta in modi diversi, soprattutto appresi con l'esperienza.

Le pulsioni si distinguono sia dai bisogni che dagli istinti.

Quoziente d'intelligenza - Punteggio ottenuto tramite la somministrazione di un test standardizzato allo scopo di misurare l'intelligenza.

Raptus - Impulso improvviso di forte intensità che può portare ad uno stato ansioso e/o alla momentanea perdita della capacità di intendere e di volere. Il raptus può spingere il soggetto ad effettuare gesti violenti od aggressivi, autolesivi o lesivi verso altri.

Resilienza - In psicologia, la resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi dolorosi o traumatici e di riorganizzare la propria vita dinanzi alle difficoltà. Le persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.

Si distingue dalla resistenza.

Resistenza - In psicologia, la resistenza è la capacità di far fronte a eventi dolorosi, difficili o traumatici che si protraggono nel tempo.

Si distingue dalla resilienza.

Riflesso condizionato - Risposta che l'organismo dà alla presentazione di uno stimolo condizionato. Il termine venne introdotto dallo scienziato russo Ivan Pavlov agli inizi del Novecento nell'ambito degli studi sul comportamento.

Sadismo - Parafilia che consiste in azioni reali (non simulate) dove il soggetto ricava eccitazione sessuale dalla sofferenza psicologica o fisica (inclusa l'umiliazione) della vittima. Alcuni soggetti con questa parafilia sono infastiditi dalle loro fantasie sadiche, che possono essere evocate durante l'attività sessuale ma non agite altrimenti; in questi casi le fantasie sadiche di solito implicano il fatto di avere un controllo completo sulla vittima, che è terrorizzata dall'anticipazione dell'atto sadico imminente. Altri mettono in atto i propri impulsi sessuali sadici con un partner consenziente (che può essere affetto da masochismo), che si sottopone di buon grado a dolore o umiliazioni. Ancora altri soggetti sadici agiscono i propri impulsi sessuali sadici con vittime non consenzienti. In tutti questi casi è la sofferenza della vittima che è sessualmente eccitante.

Schizofrenia - Malattia psichiatrica tendenzialmente cronica o recidivante, caratterizzata dalla persistenza di sintomi di alterazione del pensiero, del comportamento e dell'emozione, con una gravità tale da limitare le normali attività della persona.

Il termine schizofrenia (mente divisa) fu coniato dallo psichiatra svizzero Eugen Bleuler nel 1908 e sostituì quello ottocentesco di Dementia Praecox, proposto da Emil Kraepelin.

La schizofrenia non è un'entità nosografica unitaria, ma una classe di disturbi caratterizzati da una certa gravità e dalla compromissione del cosiddetto esame di realtà (psicosi) da parte del soggetto. A questa classe appartengono quadri sintomatici e tipi di personalità anche molto diversi fra loro, estremamente variabili per gravità e decorso. Nei casi più gravi i sintomi possono arrivare alla catatonia, al mutismo e provocare totale inabilitazione. Nella maggioranza dei casi di schizofrenia vi è qualche forma di apparente disorganizzazione o incoerenza del pensiero. Vi sono però certe forme dove questo sintomo non compare, e compaiono invece rigide costruzioni paranoidi.

Schizoide (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da una modalità pervasiva di distacco dalle relazioni sociali e una gamma ristretta di esperienze e di espressioni emotive nei contesti interpersonali. Gli individui con questo disturbo di personalità sembrano non desiderare l'intimità, appaiono indifferenti alle opportunità di stabilire relazioni strette, e non sembrano trarre molta soddisfazione dal far parte di una famiglia o di un altro gruppo sociale.

Schizotipico (disturbo di personalità) - Disturbo di personalità caratterizzato da un quadro pervasivo di deficit sociali ed interpersonali, accentuati da un disagio acuto, da una ridotta capacità per le relazioni strette e da distorsioni ed eccentricità comportamentali.

Gli individui con questo disturbo di personalità spesso hanno idee di riferimento, ovvero interpretazioni scorrette di avvenimenti casuali e di eventi esterni come se avessero un significato particolare ed insolito per la persona.

Sensazione - La sensazione può essere definita come la modificazione dello stato del nostro organismo dovuta al contatto con l'ambiente. Gli stimoli offerti dall'ambiente vengono catturati dagli organi di senso, ognuno dei quali è adibito alla ricezione di uno stimolo particolare. I canali sensoriali sono: udito, vista, olfatto, gusto, tatto, cinestesia ed equilibrio e sensazione di dolore. La propriocezione - o cinestesia - si riferisce alle sensazioni provenienti dal proprio corpo.

Sentimento - Con il termine sentimento si intende, generalmente, la capacità di provare emozioni in modo consapevole. A differenza dell'emozione, il sentimento presenta una minore intensità e una maggiore durata.

Serotonina - Neurotrasmettitore il cui equilibrio sembra essere implicato nel mantenimento del tono dell'umore e nella depressione.

Sessuali (disturbi) - Classe di disturbi caratterizzati da anomalie del processo che sottende il ciclo di risposta sessuale, o da dolore associato al rapporto sessuale.

I disturbi sessuali comprendono:

- il disturbo del desiderio sessuale
- il disturbo dell'eccitazione sessuale
- il disturbo dell'orgasmo
- il disturbo da dolore sessuale

Simbiosi - In psicologia, la simbiosi è una forma di pensiero che determina un comportamento di stretta dipendenza. Per esempio si parla di relazione interpersonale simbiotica, come l'amicizia simbiotica, l'amore simbiotico o un matrimonio simbiotico, nei casi in cui una persona o entrambe dipendono dall'altra al punto da stare male o morire quando l'altra si allontana o viene a mancare.

Simpatia - Il termine deriva dal greco e significa letteralmente patire insieme, provare emozioni con...

L'essenza della simpatia consiste nel provare emozioni simili insieme a un'altra persona, emozioni come la gioia, la sofferenza, la libido. La simpatia nasce quando i sentimenti o le emozioni di una persona provocano simili sentimenti anche in un'altra, creando uno stato di sentimento condiviso.

Nel significato etimologico, il termine simpatia è usato per la condivisione di sofferenza o infelicità, mentre nell'uso comune esso può riferirsi anche ad emozioni positive. In senso più ampio può riferirsi alla condivisione di ideologie, ad esempio: "Egli è un simpatizzante di destra (o di sinistra)".

Sinapsi - Connessione che consente la comunicazione tra le cellule del tessuto nervoso (neuroni). Attraverso la trasmissione sinaptica, l'impulso nervoso può viaggiare da un neurone all'altro.

Sindrome - Insieme di sintomi e segni clinici (quadro sintomatologico) che può essere dovuto a più malattie o a più eziologie.

Sinestesia - Situazione in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma contemporanei. Nella sua forma più blanda è presente in molti individui, basti pensare alle situazioni in cui il contatto o la presenza di un odore o di un sapore evoca un'altra reazione sensoriale (la vista della frutta che è percepita anche come sapore), ed è spesso dovuta al fatto che i nostri sensi, pur essendo autonomi, non agiscono in maniera del tutto distaccata gli uni dagli altri.

Più indicativo di un'effettiva presenza di sinestesia il percepire uno stimolo (ad esempio il suono) con una reazione netta e propria di un altro senso (ad esempio la vista). Per forma pura s'intende la sinestesia che si manifesta automaticamente come fenomeno percettivo e non cognitivo.

Sintomo - Alterazione della normale percezione di sé e del proprio corpo in relazione a uno stato patologico, riferito dal paziente. Si differenzia dal segno, che è invece un reperto obiettivo patologico riconosciuto dal clinico all'esame obiettivo del paziente stesso. L'etimologia del termine significa cadere assieme, dato che spesso i sintomi non sono isolati ma si presentano associati ad altri.

Vedi anche sindrome.

Sociopatico - Persona affetta da disturbo antisociale di personalità.

Sogno - Fenomeno legato al sonno e in particolare alla fase REM del sonno, caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni apparentemente reali.

Somatizzazione - Vedi disturbi somatoformi.

Somatoforme (disturbo) - Disturbi accomunati da lamentele circa il proprio stato fisico e da preoccupazione somatica, entrambe non attribuibili ad una causa fisiologica o a un altro disturbo psichico. I soggetti che ne sono affetti spendono molto tempo per visite ed esami in ambienti medici e psichiatrici, e spesso questo porta a diagnosi errate. Nei disturbi somatoformi la causa dei sintomi fisiologici, che, ricordiamo, non sono né simulati né sotto il controllo volontario della persona, è di natura psicologica.

Fra i disturbi somatoformi rientrano l'ipocondria e i disturbi di conversione.

Stato mentale - Condizione mentale temporanea, non dovuta a caratteristiche di personalità.

Vedi anche tratto di personalità.

Stress - Lo stress, definito anche sindrome di adattamento aspecifica, è un processo di adattamento dell'organismo alle sollecitazioni, dette stressor. Lo stress può essere fisiologico, ma può avere anche dei risvolti patologici.

Ogni stressor che perturba l'omeostasi dell'organismo richiama immediatamente delle reazioni regolative neuropsichiche, emotive, comportamentali, ormonali e immunologiche.

Anche eventi di vita quotidiana possono portare a mutazioni radicali dovute all'adattamento. Malgrado ciò, l'adattamento è un'attività complessa che si articola nella messa in atto di azioni destinate alla gestione o soluzione dei problemi, alla luce della risposta emotiva soggettiva suscitata da tali eventi.

Stress post-traumatico (disturbo da) - Disturbo d'ansia che segue l'esposizione a un fattore traumatico estremo, che implica l'esperienza personale diretta di un evento che causa o può comportare morte o lesioni gravi o altre minacce all'integrità fisica.
I sintomi tipici includono il continuo rivivere l'evento traumatico, l'evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma, l'ottundimento della reattività generale e sintomi costanti di aumento dell'arousal.

Stressogeno - Che genera stress.

Stupor - Stato di mancanza di reattività, con immobilità e mutismo.

Subcosciente - Qualunque contenuto della mente esistente o operante al di fuori della coscienza. Sinonimo di inconscio. Vedi anche preconscio.

Subliminale - Si dice di un messaggio che viene percepito a livello subcosciente, senza consapevolezza.

Temperamento - Parte innata della personalità, che si riferisce alle modalità d'intensità, frequenza e soglia delle risposte affettive date dall'individuo. Ad esempio piacere, dolore e aggressività si manifestano in ogni individuo secondo modalità differenti.

Terapia a distanza o Psicoterapia a distanza - Vedi Consulenza psicologica online.

Terapia breve - Forma di psicoterapia che solitamente si esplica in un numero limitato di sedute. Alcuni esempi di modelli terapeutici brevi sono la terapia strategica, la terapia cognitivo-comportamentale, la psicoterapia dinamica breve, l'ipnoterapia ericksoniana.

Terapia online o Psicoterapia online - Vedi Consulenza psicologica online.

Test - I test psicologici, o reattivi psicodiagnostici, sono strumenti per misurare i costrutti psicologici. Quelli migliori e più attendibili sono validati e standardizzati, e permettono di comparare statisticamente la performance del soggetto con la popolazione di riferimento, rispetto alla quale sono stati normalizzati.

I test psicologici possono essere categorizzati in molti modi: di livello, ovvero riferiti alla competenza (ad esempio: conoscenza dell'inglese, efficienza intellettiva (intelligenza), ecc.) attitudinali, di personalità, test oggettivi, test clinici, test proiettivi, di potenza etc.

Trance - Stato temporaneo di attenzione focalizzata su un oggetto interno o esterno all'esperienza del soggetto.

Lo stato di trance può essere raggiunto spontaneamente, anche durante una normale attività quotidiana in grado di assorbire l'attenzione del soggetto, oppure indotto attraverso l'ipnosi.

Transfert - Meccanismo mediante il quale l'individuo tende a spostare sentimenti e pensieri relativi a una relazione significativa della sua vita su una persona coinvolta in una relazione interpersonale attuale. Per esempio, il paziente che si rapporta con il terapeuta come farebbe con il padre.

Vedi anche controtransfert.

Tratto di personalità - Fattore significativo e relativamente stabile nella personalità di un individuo.

I tratti di personalità sono distinti dagli stati mentali, che sono invece temporanei.

Travestitismo - Parafilia che consiste nell'indossare da parte di un uomo l'abbigliamento di una donna. In molti o nella maggior parte dei casi, l'eccitamento sessuale è prodotto dall'associarsi di pensieri o immagini della persona che si vede come una femmina (definito come autoginofilia). Queste immagini possono variare dall'essere una donna con genitali femminili al vedersi completamente vestito da donna senza porre vera attenzione ai genitali. Gli indumenti femminili sono fonte di eccitazione soprattutto perché sono simboli della femminilità del soggetto, non in quanto feticci con specifiche proprietà oggettive (per es. oggetti di gomma). Di solito il maschio con travestitismo conserva una collezione di abiti femminili che usa in modo intermittente per travestirsi da donna. Questo disturbo è stato descritto solo nei maschi eterosessuali.

Tricotillomania - Disturbo che provoca lo strappamento ricorrente dei capelli o peli. I siti dello strappamento possono includere qualsiasi regione del corpo in cui crescono peli, ma i siti più comuni sono il cuoio capelluto, le sopracciglia e le ciglia.

Umore - Stato emotivo relativamente lungo. L'umore differisce dalle emozioni e dai sentimenti per essere meno specifico, meno intenso e per la minore probabilità di essere scatenato da un particolare stimolo o evento. L'umore ha generalmente una valenza positiva o negativa: colloquialmente si parla di buon umore e cattivo umore; uno stato umorale può durare per ore, giorni o anche più.

L'umore si distingue anche dal temperamento e dai tratti di personalità, che possono durare ancora più a lungo.

Umore (disturbi) - I disturbi dell'umore più comuni sono il disturbo depressivo e il disturbo bipolare.

Vaginismo - Disturbo sessuale che consiste in una contrazione riflessa e involontaria dei muscoli del perineo, della vulva e dell'orifizio vaginale tale da impedire la penetrazione durante il coito e spesso anche durante l'esame ginecologico. Molte donne che soffrono di vaginismo raggiungono comunque l'orgasmo attraverso la stimolazione del clitoride o il petting.
La prognosi è positiva nella maggior parte dei casi e il trattamento è semplice e veloce.

Vedi anche disturbo da dolore sessuale.

Voyeurismo - Parafilia che consiste nell'osservare soggetti inconsapevoli, di solito estranei, mentre sono nudi, si spogliano, o sono impegnati in attività sessuali. L'atto di guardare (furtivamente, sbirciare) ha lo scopo di ottenere l'eccitazione sessuale, e di solito non viene ricercata alcuna attività sessuale con la persona osservata.


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